A Padova un ristoratore effettua il 5% di sconto alle famiglie con bambini educati.

Antonio Ferrari proprietario di una enoteca nel centro di Padova, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto di uno scontrino dove si legge a chiare lettere “sconto bimbi educati”. Antonio dice “Non capita spesso… I bambini che vengono qui con i genitori, corrono dappertutto, urtano chi porta le pietanze e gettano a terra il pane”.

L’ho contatato e gli ho posto qualche domanda:

Cosa l’ha portata ad effettuare uno sconto alle famiglie?

Nessuno sconto alle famiglie, ma uno sconto (a mia discrezione) ai ragazzini che meglio si integrano locale dove sono. Lo sconto ovviamente è per il genitore che sa gestire il pargolo. Il bambino è tenuto a fare il bambino (si spera non selvaggio)

E’ capitato altre volte che qualche avventore usufruisse dello sconto?

Poche altre volte

Cosa hanno detto i genitori che non hanno avuto lo sconto?

Chi non ha lo sconto si faccia qualche domanda

Qualcuno ha deciso di non frequentare più il suo locale?

Non mi pare anzi

Ma si sa, sono certi genitori a dover essere educati per primi, ma tanti semplicemente se ne fregano di quello che i figli fanno, e se qualcuno osa timidamente dire una parolina perché il pargoletto è passato dietro o sotto il tavolo per la quindicesima volta in venti minuti, rischia di ritrovarsi poi con le gomme dell’auto bucate, a pranzo finito…

Risposte chiare e precise quelle di Antonio, che avrà visto diverse situazioni, fino ad arrivare a fare questa scelta.

Risposte di una persona che ha pensato di “premiare” i genitori che hanno lavorato e che si sono impegnati affinché  i propri figli possano stare a tavola fuori casa senza disturbare, senza urlare, senza correre ovunque.

Non si pretende che facciano le statuine ed è giusto che i bambini si comportino da bambini e come dice Antonio si sera non selvaggi, ma a tutto c’è un limite.

Ecco perché questa notizia fa scalpore!

Una mia piccola annotazione, uno sconto anche per i genitori che passano del tempo con i propri figli, invece di dargli cellulare o tablet per farli stare tranquilli.